Brano: [...]ocrazia e, più tardi, tra i collaboratori di Pétain.
In seguito alle suddette discussioni, dalla seconda metà del 1928 la parola d’ordine venne lasciata praticamente cadere e non fu più impiegata nell'azione propagandistica; verso la fine del 1929, venne del tutto abbandonata e apertamente criticata.
In quei giorni Paimiro Togliatti scrisse: « Il Comitato Centrale del Partito nella sua ultima riunione ha deciso che la parola d’ordine della Assemblea repubblicana sulla base dei Comitati operai e contadini non deve più essere impiegata nella nostra agitazione e propaganda e ha riconosciuto di aver commesso un errore, non lasciando cadere prima d’ora in modo aperto e non criticando questa parola d’ordine ». (Palmimiro Togliatti: « A proposito di una parola d’ordine », su Stato Operaio, n. 8 del novembre 1929).
Nel corso dello stesso articolo, dopo aver fatto la storia dell’origine della parola d’ordine, degli scopi che essa si proponeva, del suo carattere circostanziale (per cui avrebbe dovuto servire « ad aiutare il partito a raggiungere determinati[...]
[...]ego di essa non contenesse dei pericoli legati alla struttura stessa della parola? Crediamo di no. La prima osservazione da fare è che la parola non è semplice. Tutte le volte che nel Comitato Centrale del Partito si è discusso di essa, questa osservazione è stata
fatta e unanimemente riconosciuta fondata.
Il valore di agitazione di una parola d’ordine è invece sempre in rapporto con la sua semplicità e con la sua chiarezza. La parola dell’Assemblea repubblicana ecc., per essere intesa in modo esatto ha bisogno di ampie spiegazioni. Il suo contenuto non si può afferrare di colpo. Tutto questo è un grande elemento negativo. Ma analizziamo più da vicinp il contenuto della parola nella sua parte fondamentale. Da un lato l’Assemblea repubblicana, cioè un elemento democratico; dall’altro i Comitali operai e contadini, cioè un elemento di classe. Questi due elementi sono uniti l’uno all’altro, ma il risultato è lungi dall’essere qualcosa di chiaro. Nel caso di una realizzazione della parola d’ordine (è evidente che noi non possiamo lanciare delle parole d’ordine senza pensare a una loro realizzazione), quali rapporti si stabiliranno tra i due elementi? Coesisteranno essi, oppure prevarrà f’uno o l’altro? Quale valore ha l’espressione ” sulla base ”? Significa essa che i Comitati operai e contadini eleggeranno deputati ad una assemblea [...]
[...]ll’altro, ma il risultato è lungi dall’essere qualcosa di chiaro. Nel caso di una realizzazione della parola d’ordine (è evidente che noi non possiamo lanciare delle parole d’ordine senza pensare a una loro realizzazione), quali rapporti si stabiliranno tra i due elementi? Coesisteranno essi, oppure prevarrà f’uno o l’altro? Quale valore ha l’espressione ” sulla base ”? Significa essa che i Comitati operai e contadini eleggeranno deputati ad una assemblea repubblicana? In questo caso l’assemblea è un Congresso nazionale dei Comitati operai e contadini, cioè è la forma preliminare costitutiva del governo dei Soviet. Oppure significa soltanto che è la formula del governo dei Soviet? Oppure significa soltanto che l'Assemblea, forma di un regime democratico transitorio, si appoggerà ad un sistema di Comitati operai e contadini coesistente con essa? »
L’analisi circostanziata e la critica si concludevano con l’affermazione: « Gli errori commessi a proposito della parola dell’Assemblea repubblicana ecc., dovevano però essere riconosciuti e debbono essere aper[...]
[...] operai e contadini, cioè è la forma preliminare costitutiva del governo dei Soviet. Oppure significa soltanto che è la formula del governo dei Soviet? Oppure significa soltanto che l'Assemblea, forma di un regime democratico transitorio, si appoggerà ad un sistema di Comitati operai e contadini coesistente con essa? »
L’analisi circostanziata e la critica si concludevano con l’affermazione: « Gli errori commessi a proposito della parola dell’Assemblea repubblicana ecc., dovevano però essere riconosciuti e debbono essere apertamente indicati, perché questo ci permetterà di porre in modo del tutto esatto una serie di questioni assai importanti; ci permetterà di conoscere meglio ii pericolo deH'opportunismo e di evitare le deviazioni di destra, ci permetterà di combattere senza esitazione ogni manifestazione di opportunismo, e contribuirà ad accrescere la nostra maturità ideologica e la nostra capacità politica ».
P.Se.
Assennato, Mario
N. a Blindisi il 15.1.1902, avvocato. Militante nella Gioventù socialista dal 1919, ancora studente era tra gli[...]